Giro d’Italia 2018, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2018.

TOP

Elia Viviani (Quick-Step Floors): Dopo aver rotto subito il ghiaccio il veronese non perde occasione per ripetersi con una volata perfetta, in cui riesce a far esplodere tutta la sua potenza e cattiveria agonistica. In condizione eccezionale, Viviani conferma che quando le cose gli vanno bene è micidiale anche mentalmente, andandosi a prendere una vittoria dalla quale in altri momenti avrebbe forse desistito.

Guillaume Boivin (Israel Cycling Academy): Seconda tappa e seconda fuga per il canadese, che cerca di onorare al meglio da subito la sua presenza e l’invito alla sua squadra. È tra i più applauditi dal pubblico per tutto il giorno ed è anche oggi l’ultimo ad arrendersi, pronto a dare battaglia finché non gli resta energia in corpo. L’obiettivo Maglia Azzurra è fallito anche oggi, ma il coraggio non gli manca di certo.

Enrico Barbin (Bardiani-CSF): Missione compiuta per il corridore bergamasco che si sciroppa anche lui oltre 220 chilometri (menzione anche per Marco Frapporti, il terzo attaccante di giornata) nel deserto per conservare un altro giorno la maglia azzurra. Sa che la perderà abbastanza presto, ma finché c’è speranza lui lotta per tenersela.

 

FLOP

Sam Bennett (Bora-hansgrohe): Dimostra di essere uno dei rivali potenzialmente più pericolosi per Viviani, ma anche oggi non ne ha, costretto a partire anzitempo, di fatto lanciando la volata all’avversario. Decisamente al limite la manovra che lo porta a stringere Viviani sulle transenne, ma almeno si sposta quando il veronese lo tocca, facendogli capire il pericolo. Ha giocato col fuoco e ha perso.

Jakub Mareczko (Wilier-Selle Italia): Anche oggi arriva da dietro e dimostra di avere una bella gamba, ma se vuole vincere deve anche lottare meglio per il piazzamento la volata in precedenza. Se la volata si vince negli ultimi 250 metri, in quelli precedenti la puoi perdere e anche oggi è lì che il talentino italo-polacco si è giocato male le sue carte, complice una squadra che non è riuscita a supportarlo al meglio.

Niccolò Bonifazio (Bahrain-Merida): Il velocista ligure si fa sorprendere in coda al gruppo in un momento con forte vento laterale. Prova un vano inseguimento, ma è costretto ad arrendersi e arrivare al traguardo mestamente con un ritardo di oltre cinque minuti. Se la sfortuna ci ha messo lo zampino, era meglio non provocarla correndo il rischio di farsi trovare così indietro in una tappa in cui avrebbe sicuramente potuto dire la sua.

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